GIANCARLO, L’ODORE DELLA LIBERTÀ
di Daniela Limoncelli
E gira con sempre nuova forza, l’immagine di Giancarlo. Irrompe nel deserto dei valori, si arricchisce di vigore e “insegna” come, tanto tempo fa, un ragazzo di 26 anni, giornalista nell’anima e nel cuore, fu capace di terrorizzare la camorra, di scuotere le coscienze, di far valere ideali, passioni, emozioni. A ogni costo, perfino a costo della propria vita. Insegna, Giancarlo, oggi come ieri, che avere coraggio si può, e si deve. Attraversa ogni tempo, ogni era digitale, ed è già nel futuro quel giorno, quel 23 settembre in cui la sua vita fu cancellata. Ma non lui. Non i suoi ideali, non le sue passioni. Attraversa ogni tempo quel brutale assassinio, e il dolore che portò con sé – trasformato poi in senso della riscossa – e che avvolse per sempre i suoi familiari, i suoi “compagni di viaggio” che con lui condividevano un modo di fare giornalismo che, oggi, se e quando lo racconti, ha i colori di un sogno, il sapore dell’avventura, l’odore della libertà.
